Cosa Fare

Escursioni

Respira la storia, alla scoperta della Vairano neolitica e la Vairano Sannita, passeggiando nel borgo medievale attraverso viuzze suggestive e stradine gradonate; palazzi ottocenteschi, portali e chiese; rivivi le emozioni di principi e cavalieri visitando il Castello d’Avalos, che ospitò Federico II di Svevia (1229), Carlo I D’Angiò (1272) e Carlo II;  l’Abbazia della Ferrara, 1171, e l’affresco di Malgerio Sorel con Pietro del Morrone, conosciuto come papa Celestino V. Una storia millenaria raccontata dalla via Francigena del Sud (tratto da Mignano Montelungo – Roccamonfina – Vairano Patenora – Bari).

Terre in cui si è fatta la storia d’Italia. Taverna Catena, poco distante, è il luogo dello storico incontro tra Vittorio Emanuele II e Giuseppe Garibaldi, 1860;

Immergiti nella Festa Medievale, Vayrani A. D. 1193, ultimo fine settimana di giugno, dove si indossano abiti d’epoca e si assiste a spettacoli gratuiti come, l’incendio del Castello. Si può partecipare a Cantine Aperte nel quartiere San Giovanni e visitare il paese il 24 agosto in occasione della festa del patrono, San Bartolomeo.

È possibile fare escursioni sui 10 sentieri che circondano Vairano alla ricerca delle fortificazioni megalitiche d’epoca sannita e della città fantasma di Austicola (Mura megalitiche di Montauro), dei resti del santuario di San Michele Arcangelo, del borgo abbandonato di Marzanello Vecchio. Recentemente è stato scoperto e completamente restaurato Il Teatro Tempio di Monte San Nicola a Pietravairano di epoca preromana, si raggiunge a piedi godendosi il panorama e la natura circostante, tappa obbligatoria!

Una immersione negli odori e nei colori, visitando la valle dei corbezzoli ed ammirando le splendide orchidee spontanee. Natura incontaminata in cui si possono avvistare colonie di tassi, daini, cinghiali e lepri. Terra di asparagi, funghi e tartufi. Se sei uno sportivo amante dell’arrampicata, lo  puoi fare anche a Vairano, scalando una parete del monte Sant’Angelo.

Se ami la spiritualità, puoi visitare la tomba di San Clemente Martire, appassionarti alla sua leggenda e ai suoi miracoli; visitare la chiesa di San Bartolomeo alla ricerca della collana perduta e scoprire la leggenda di San Bartolomeo.

La tipica salsiccia di Vairano (probabilmente risale già al 1660 periodo in cui si allevavano a Vairano oltre 1000 maiali), menzionata da Veronelli, la mozzarella, le peschiole (premio oscar al Cibus di Parma, 1991), i formaggi (la pezza di Vairano), il lupino gigante, il pane casereccio, il filetto e il filettone di maiale, la “saucicca re fegato”, i biscotti,  i taralli e il pane casereccio, i dolci tipici, le mele annurche, la nocciola e tanto altro…

Degustazioni e prodotti tipici 

La tipica salsiccia di Vairano (probabilmente risale già al 1660 periodo in cui si allevavano a Vairano oltre 1000 maiali), menzionata da Veronelli, la mozzarella, le peschiole (premio oscar al Cibus di Parma, 1991), i formaggi (la pezza di Vairano), il lupino gigante, il pane casereccio, il filetto e il filettone di maiale, la “saucicca re fegato”, i biscotti,  i taralli e il pane casereccio, i dolci tipici, le mele annurche, la nocciola e tanto altro…

 Caccia e pesca

Il fiume Lete, il Volturno, i laghi delle Corree, di Vairano o i più distanti laghi del Matese permettono di praticare sia la pesca sportiva (anguille, trote, lucci, carpe, cavedani) sia semplicemente di trascorrere delle ore a contatto con la natura e in piena tranquillità (si può richiedere una guida). Gli amanti della caccia, nei periodi stabiliti dalla legge, possono cacciare il cinghiale, la volpe, la lepre e tante varietà di uccelli (folaghe, germani reali, ochette, beccacce,… ecc.).

Altri Luoghi da Visitare

Teano Sidicinum, a 12 km da Vairano Patenora, offre il Museo Archeologico, il Teatro antico e la città sepolta (come Pompei) di 60 ettari appena scoperta e forse futuro Parco Archeologico.

Le ciampate del Diavolo (Devil’s trails), Tora e Piccilli, che su trovano anche queste a 12 km da Vairano Patenora offrono le “Ciampate del diavolo” che sono 56 orme di uomini primitivi vissuti più di trecentomila anni fa.

Capua, Santa Maria Capua Vetere non ha bisogno di presentazioni e offre il suo anfiteatro secondo solo al Colosseo.

A Sant’Angelo in Formis, che si trovano a 35 km da Vairano Patenora, potete visitare la Basilica Benedettina del 1073.

Antica Cales, si trova nel territorio di Calvi Risorta a 20 km da Vairano. Era una città maestosa, “urbs egregia” secondo Strabone e “civitas magna” secondo Cicerone e Polibio: contava oltre 20 mila famiglie e una popolazione di circa 65 mila abitanti. Già nel III secolo a.C. la città aveva una moneta propria, il “caleno”.

Potete poi mettervi alla prova nel giro dei castelli, nelle visite del Museo Palelitico e dei teatri in pietra dell’Alto Casertano.

Il teatro romano di Sessa Aurunca, l’antica Suessa, portato alla luce e restaurato tra il 1999 e il 2003, è uno degli edifici pubblici di età romana più imponenti scoperti in Campania